V. 1 N. 1 (1999)
Artes

Un discepolo del Ficino a Buda: Francesco Bandini

Gábor Hajnóczi
Pázmány Péter Katolikus Egyetem Romanisztikai Intézet

Pubblicato 01-01-1999

Come citare

Hajnóczi, G. (1999). Un discepolo del Ficino a Buda: Francesco Bandini. Verbum – Analecta Neolatina, 1(1), 13–20. Recuperato da https://ojs.ppke.hu/verbum/article/view/982

Abstract

L'umanista fiorentino Francesco Bandini de Baroncelli ha un'importanza particolare nella storia dell'Umanesimo ungherese poiché arrivò alla corte di Mattia Corvino proprio quando vi era costì la massima disponibilità a recepire i principî artistici ed architettonici della tarda cultura umanistica della Firenze medicea. La sua presenza ed attività alla corte di Buda vanno considerate importanti non solo perché il Bandini era discepolo ed amico del Ficino, e così risultava divulgatore delle idee ficiniane, ma anche perché fu lui a portare a Buda il trattato di architettura del Filarete, anzi – come vuole la recente storiografia – egli sarebbe stato una sorta di „mediatore” su questioni architettoniche tra il sovrano e gli architetti italiani divenendo così il maggior promotore dell'architettura rinascimentale in Ungheria...