Verbum – Analecta Neolatina XXVI, 2025/1

ISSN 1588-4309; https://doi.org/10.59533/Verb.2025.26.1.4



Abstract: The Italian auxiliary andare ‘go’ is ambiguous between a purely passive usage and a modal (deontic) passive one. The two uses differ with respect to a number of properties, which are examined here. The pure passive usage is more constrained than the modal (deontic) usage as it is possible with only few verbs (of ‘loss’ and ‘disappearance’), and unlike the ordinary passive construction does not admit an agentive phrase. In this article particular attention is dedicated to the second, modal (‘deontic’) passive, usage.

Keywords: syntax, passive, modal, deontic, motion verbs

Riassunto: In italiano l’ausiliare ‘andare’ viene utilizzato sia come ausiliare passivo al posto di ‘essere’, sia come ausiliare passivo modale (di tipo deontico). I due usi hanno proprietà diverse, esaminate qui sulla scorta di lavori precedenti e su nuove evidenze. L’uso puramente passivo di ‘andare’ è soggetto a maggiori restrizioni rispetto all’uso passivo modale deontico. Tra queste la combinazione con i soli verbi di ‘perdita’ e ‘scomparsa’, e l’impossibilità di esprimere un agente. In questo lavoro particolare attenzione è rivolta all’uso passivo modale deontico.

Parole chiave: sintassi, passive, modale, deontico, verbi di movimento

1 Introduzione

Come notato da più autori (tra questi, Herczeg 1966, Leone 1966, Lo Cascio 1968, Salvi 1988: §4.1.3; Van Molle-Marechal 1974: 369; Bertinetto 1991: §§3.4.1 e 3.4.2; Sansò and Giacalone Ramat 2016: §2; Grochowska-Reiter 2020: 35–37), andare + participio entra in due costruzioni distinte: una di apparente passivo (per es. I soldi arrivano a destinazione o vanno sperperati? = ‘o sono/vengono sperperati’) e una di passivo-deontico (per es., I soldi hanno valore e non vanno sperperati. = ‘non devono essere sperperati’). Le due costruzioni hanno proprietà sintattiche distinte.2

2 Le due costruzioni

2.1. La costruzione di apparente passivo è caratterizzata dalle seguenti proprietà:

    1. E’ possibile solo con verbi di ‘scomparsa’, ‘perdita’, ‘distruzione’ (Peruzzi 1958: 98; Salvi 1988: 92), o ‘consunzione’ (Bertinetto 1991: 150): L’ombrello andò smarrito; La città andò completamente distrutta; La torta è andata mangiata tutta. Più in generale, con verbi che marcano l’allontanamento da un certo stato verso uno stato risultante negativo (metaforicamente sottolineato dal significato spaziale del verbo andare).

    2. E’ possibile con tutti i tempi e modi (Gli ombrelli vanno/andavano/ andranno/sono andati/ andarono spesso persi; Il libro andrebbe sicuramente perso se non andasse distrutto; Mi chiedo se vada/sia andato spesso smarrito; Mi chiedevo se fosse andato smarrito; Il libro potrebbe andare perso; una volta andati persi,..; Certe abitudini stanno andando perse), tranne che con il trapassato remoto, come osservato da Salvi (1988: 92) e Bertinetto (1991: 152) (“*Non appena il suo libro più prezioso fu andato smarrito,…”); tempo escluso anche con l’ausiliare essere (*Fui stato aiutato – Bertinetto 1991: 114).

    3. Non ammette la presenza di un agente, né specifico (Il libro è andato perso (*da Paolo) (cf. Herczeg 1966; Salvi 1980: 155; 1988: 92–93; Mocciaro 2014: 45), né non-specifico (Il libro è andato perso (*da chi avrebbe dovuto custodirlo)), e neppure quella di un complemento di causa efficiente (*Il tetto è andato completamente distrutto dal forte vento).3

    4. E’ impossibile alla prima e alla seconda persona, singolare o plurale (*Da bambino, ero/eri andato smarrito due volte; * Se ci fosse un conflitto nucleare, andremmo/andreste distrutti in un attimo.)

    5. Come notato da Salvi (1988: 93), diversamente dalla costruzione passiva, non ammette il controllo del soggetto sottinteso di una frase infinitiva finale (*Il libro andò distrutto per compiacere l’Inquisizione. vs. Il libro fu distrutto per compiacere l’Inquisizione., né avverbi che si riferiscono ad un agente (*Il libro andò distrutto intenzionalmente.)

    6. Non ammette il passivo lungo (*Quelle case andarono finite di demolire l’anno seguente. vs. (?)Quelle case furono finite di demolire l’anno seguente – Cinque 2003)

2.2 La costruzione passivo-deontica è invece caratterizzata dalle seguenti proprietà:

    1. E’ possibile con tutti i verbi transitivi, compresi quelli di ‘perdita’ (Quella documentazione va assolutamente persa, se vogliamo vincere la causa.), ‘distruzione’ (La città va distrutta.), e ‘consunzione’ (La torta va mangiata tutta.), tranne quelli che non ammettono passivizzazione (*La casa va posseduta – Bertinetto 1991: 150; *Vanno pesati al massimo 7 chili.)

    2. E’ impossibile con il passato prossimo indicativo e congiuntivo, il passato remoto e i modi non finiti, con la apparente eccezione dell’infinito4 (*E’ andato riparato; *Penso che sia andato riparato; *Pensavano che fosse andato riparato; *Andò riparato subito;; *Una volta andato rifatto,…; *Andando riparato, non l’abbiamo cambiato.), e possibile con i restanti tempi e modi (Il test va/andava/andrà/andrebbe rifatto; Mi chiedo se il test vada rifatto).

    3. Ammette la presenza di un agente non-specifico (la domanda va presentata su carta libera (da chiunque non abbia ancora il permesso di soggiorno); Il fenomeno andrebbe analizzato da un esperto di materiali) ,5 ma non di un agente specifico: la domanda va presentata su carta libera (*solo da Paolo), né di un complemento di causa efficiente (*Andrebbe aiutata da un colpo di fortuna.).

    4. Possibile, anche se più marginale, alla prima e alla seconda persona, plurale e singolare (Noi andavamo/Voi andavate avvisati comunque – Bertinetto 1991: 150); ?Andresti ascoltato di più; ?Andrei avvisato subito, nel caso che…).

    5. Come notato da Salvi (1988: 93), la costruzione ammette il controllo del soggetto sottinteso di una frase infinitiva finale (Questo libro andrà distrutto per compiacere l’Inquisizione), e avverbi che si riferiscono ad un agente (Questo libro va letto attentamente.)

    6. Il passivo lungo è marginale ma non impossibile: ?Andrebbero finiti di dipingere per fine mese.

Salvi (1988: 92–93), sulla base dell’impossibilità di un agente (Ic., sopra), e dell’impossibilità di controllo del soggetto di una frase finale infinitiva e di avverbi agentivi (Ie., sopra) (a cui si può aggiungere l’impossibilità della passivizzazione lunga - If., sopra), non considera la prima costruzione come una costruzione passiva, suggerendo che sia piuttosto una costruzione intransitiva formata da un verbo seguito da un complemento predicativo. La sua ipotesi sembra confermata dal fatto che andare, che in questo uso marca l’allontanamento da un certo stato verso uno stato risultante negativo, può anche essere seguito da complementi predicativi preposizionali (Il vaso andò in frantumi/in mille pezzi; La nostra occasione è andata in fumo). La costruzione, potendo coinvolgere complementi predicativi diversi dal participio passivo, si manifesta come chiaramente distinta da una costruzione passiva.

3 Considerazioni comparative

Rispetto alla seconda costruzione, quella passivo-deontica, si deve menzionare la frequente associazione, in lingue diverse, delle modalità di necessità o possibilità con la costruzione passiva (vedi Mocciaro 2014: 64 n.21). Questo punto è stato discusso e illustrato di recente da Bourdin (2014), Sansò e Giacalone Ramat (2016) e Ishizuka e Koopman (2023). Alcuni esempi sono riportati qui sotto:6

Indi (Indo-Ario) (Bourdin 2014: 127)

  1. ais-i:       bat-õ-par            nahĩ: hãs-a:                   ja:t-a:
    tale-F.PL cosa-OBL.PL-su NEG ridere:PFV.PTCP va:IPFV.M.SG
    Lit. su tali cose non va riso (‘Uno non deve ridere di queste cose’).

Marathi (Indo-Ario) (Sansò and Giacalone Ramat 2016: 15)

    1. adzoban sı asa bolla dzat nahı
      grandfather:DAT like_this talk:PFV.PTCP.3SG.N go:PRS.3SG NEG
      Lit. Ai nonni così non va parlato! (‘Uno non dovrebbe parlare così con i nonni’.)
    2. ram-kaḍun pustak watsla gela nahı
      Lit. Ram-da libro:N leggere:PFV.PTCP.3SG.N va:PST.3SG.N NEG
      Lit. Da Ram il libro non va letto (‘Ram non ha potuto leggere il libro.’)

Latino (Indo-Europeo)7

V. l’uso di esse + participio futuro passivo in –ndus con valore di obbligazione (Ernout et Thomas 1964: 285,487):

  1. Ceterum censeo Carthaginem esse delendam. (attribuita a Marco Porcio Catone)8
    ‘Inoltre ritengo che Cartagine debba essere distrutta.’

Particolarmente interessante è l’analisi di Ishizuka e Koopman (2014; 2023) riguardo il passivo modale dell’inglese e del giapponese. In questo lavoro si sostiene che le lingue possono realizzare morfologicamente o la modalità o il passivo, realizzando l’altra in maniera silente. Le due lingue differiscono precisamente per quale delle due componenti realizzano morfologicamente.

“Comparing English -able and Japanese -rare, (wear-able ‘can be worn’, ki-rare ‘can be worn’), we see both forms involve Modality and passive, but English spells out the modality, and has a silent passive voice, Japanese spells out passive voice, and has a silent modality.

– Shared properties:

→ identical structural make-up in English and Japanese−MOD and VOICEPASS

→ VOICEPASS and -able are ‘bound’ morphemes

– Different properties:

→ different spell out options:

             Modal (ability)       Voice (passive)
English     -able                        [ silent ]
Japanese    [ silent ]                -rare” (Ishizuka e Koopman (2023: 2)”

4 La derivazione della costruzione passivo-deontica in italiano

L’italiano si comporta come l’inglese, con Modalability pronunciata (-bile): detestabile ‘che può essere detestato’, accettabile ‘che può essere accettato’, ecc.) e VoicePassive silente.

Nello spirito di Ishizuka e Koopman (2023), (4)b. rappresenta un frammento semplificato della struttura funzionale della frase (4)a. (cfr. Cinque 1999). Per comodità la struttura è già linearizzata rispetto a una lingua a testa mediale come l’italiano, a partire da una struttura puramente gerarchica (per una discussione più dettagliata della derivazione delle lingue a testa finale e a testa iniziale e mediale si veda Cinque 2023):

    1. Questo andava almeno parzialmente meglio capito.
    2.  

Qui il participio può rimanere sotto gli avverbi di maniera (e completivi), come nella costruzione passiva ordinaria con essere (5a), e diversamente dalla costruzione perfettiva (5b), in cui il participio deve salire più in alto, alla testa del Perfetto/Passato anteriore (5c).

    1. Adesso, è stato meglio capito.
    2. *?Adesso, l’hai meglio capito?
    3. Adesso, l’hai capito meglio?

Come nella costruzione passiva ordinaria (v. (6)), il participio può comunque salire più in alto della testa funzionale passiva, scavalcando l’avverbio di maniera (e quello completivo) (v. (7) e (8)):

    1. Adesso è stato almeno parzialmente capito meglio.
    2. Adesso è stato capito almeno parzialmente meglio.
    1. Questo andava almeno parzialmente capito meglio.
    2.  
    1. Questo andava capito almeno parzialmente meglio.
    2.  

La violazione dello Head Movement Constraint, che segue dalla Minimalità Relativizzata, è solo apparente se si assume la formulazione della Minimalità Relativizzata proposta in Krapova e Cinque (2008: §VII) (v. anche Rizzi 2018: 354), secondo cui ciò che conta è una catena intera e non un singolo anello della catena. In (7) e (8) solo anelli di catene, non catene intere, si trovano a intervenire.

Bibliografia

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Cinque, G. (1999) Adverbs and Functional Heads. A Cross-Linguistic Perspective. New York: Oxford University Press. https://www.academia.edu/58433772/Adverbs_and_Functional_Heads

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Grochowska-Reiter, A. (2020) Ausiliari del passivo nella didattica dell’italiano LS. Studia Romanica Posnaniensia 47/2: 33–46. https://www.academia.edu/44091555/Ausiliari_del_passivo_nella_didattica_dellitaliano

Herczeg, G. 1966. La locuzione perifrastica andare + participio passato. Lingua Nostra XXVII: 58–64.

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Ishizuka, T. & H. Koopman (2023) On the similarities and differences between Japanese -rare potentials and passives. Ms., UCLA.

Krapova, I. & G. Cinque. 2008. On the order of wh-phrases in Bulgarian multiple wh-fronting. In G. Zybatow, L. Szucsich, U. Junghanns & R. Meyer, eds., Formal Description of Slavic Languages: The Fifth Conference, Leipzig 2003. 318–336. Frankfurt am Main: Peter Lang. https://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.528.4215&rep=rep1&type=pdf

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Peruzzi, E. (1958) Problemi di grammatica italiana. Torino: ERI.

Rizzi, L. (2018) Intervention effects in grammar and language acquisition. Probus 30 (2): 339–367

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  1. Ringrazio il pubblico presente alla mia presentazione del lavoro al Convegno in onore di Giampaolo Salvi, e in particolare Andrea Calabrese e Giorgio Graffi per i loro commenti. Ringrazio anche i due lettori anonimi per le loro utili osservazioni.↩︎

  2. Si comportano invece allo stesso modo nel non ammettere la pronominalizzazione del participio, diversamente dalla costruzione ordinaria essere + participio (cfr. Salvi 1980: 155):

      1. *Il suo libro è andato perduto ma il mio non lo è andato
      2. *La sua macchina andrebbe riparata ma la mia non lo andrebbe

    e nel non ammettere il modo imperativo (cfr. Bertinetto 1991: 150):

      1. *Andate dispersi, o sarete annientati!
      2. *Andate avvisati, o sarà un disastro!
    ↩︎
  3. Bertinetto (1991: 150) dà come marginale la possibilità di da tutti (che è l’unico complemento d’agente possibile, per alcuni, con il si impersonale – v. Quest’opera si accoglie con entusiasmo da tutti (Lepschy and Lepschy 1988: 224).↩︎

  4. Si veda: “Se il progetto della ‘SP 28 Strada Panoramica’ dovesse andare rifatto, si ricorra al concorso di progettazione in due gradi” (https://tinyurl.com/cd4tpa7v). Qui dovesse sembra essere un modale aletico piuttosto che deontico (‘Se risultasse necessario che debba essere rifatto.’).↩︎

  5. Salvi (1988: 93) e Sansò e Giacalone Ramat (2016: 4) danno come agrammaticali, rispettivamente, *Questo libro va letto da tutti e *La domanda va presentata su carta libera *da tutti gli aventi diritto, che hanno un agente più specifico di da chiunque non abbia ancora il permesso di soggiorno. V. anche Bertinetto (1991: 150) e Mocciaro (2014: 63n20) sull’uso marginale di da parte di per esprimere l’agente.↩︎

  6. Andare ha un altro uso, più debolmente, deontico, in esempi come Queste scatole vanno in soffitta; le altre vanno in magazzino, che forse contengono un participio silente, come in Queste scatole vanno messe in soffitta; le altre vanno messe in magazzino.↩︎

  7. Passivo-deontica è anche la costruzione italiana è da + infinito (Cartagine è da distruggere; Gli uomini saggi sono da lodare). Forse con un aggettivo silente: Il documento è INEVITABILE da distruggere, parallela a Il documento è impossibile da distruggere. Qui l’infinito ‘attivo’ è interpretato come passivo (‘da essere distrutto’) un po’ come l’infinito attivo complemento dei causativi ‘faire-par’ (L’ho fatto riparare da un meccanico#l’ho fatto essere riparato da un meccanico’, presumibilmente dovuto alla posizione della Voce Passiva sopra alla posizione fattiva: E’ stato fatto riparare).↩︎

  8. Iulius Florus, Epitoma de Tito Livio, I, 31, 4.↩︎