Verbum – Analecta Neolatina XXVI, 2025/1

ISSN 1588-4309



Nei giorni 1–2 febbraio 2024 presso l’Università degli Studi Eötvös Loránd si è svolto il convegno internazionale organizzato in onore del professore ordinario dell’ateneo, Giampaolo Salvi, in occasione del suo settantesimo compleanno. Vi hanno partecipato i suoi amici, colleghi e allievi, rappresentando vari campi della linguistica italiana. Il team organizzativo comprendeva Dávid Falvay, successore di Giampaolo Salvi nell’incarico di direttore del Dipartimento di Italianistica, Alma Huszthy, Imre Szilágyi e Bálint Huszthy, docenti dello stesso dipartimento e György Domokos del Dipartimento di Italianistica dell’Università Cattolica Péter Pázmány.

Nei due giorni del convegno intitolato S.A.L.V.I. (Sintassi Analisi Linguistica Variazione Italianistica) i relatori hanno presentato al festeggiato i seguenti interventi.

Nel presente numero di Verbum pubblichiamo la versione scritta di dieci delle relazioni presentate al convegno: così, come promesso, offriamo questo volume come regalo per il settantunesimo anniversario del nostro Maestro.

Nel primo saggio intitolato ‘Morfosintassi, semantica, concettualizzazione: costanti e varianti nell’uso dell’articolo definito’ Paolo Acquaviva, prendendo in considerazione i fatti riscontrabili in varie lingue, approfondisce gli usi dell’articolo definito. Al lavoro di Acquaviva segue quello di Giuliano Bernini intitolato ‘Avverbi posizionali in italiano’, in cui lo studioso, sulla base del corpus KIParla fa una ricognizione/descrizione dei vari usi di questi tipi di avverbi. Anna Cardinaletti e Giuliana Giusti nel loro lavoro ‘La posizione dei pronomi clitici nella ristrutturazione: variazione diatopica e diacronica in italo-romanzo,’ mostrano come una nuova metodologia nella raccolta dei dati, spieghi meglio le variazioni osservabili. Nello studio di Guglielmo Cinque, intitolato ‘Andare ausiliare del passivo deontico’, l’autore analizza i fatti e le teorie pertinenti a questo verbo ausiliare della costruzione passiva. Patrizia Cordin presenta uno studio con il titolo ‘Micro-variazione dell’accordo con soggetti post-verbali. Spunti di riflessione sui dati raccolti in due inchieste nel Trentino meridionale,’ in cui, tramite un’inchiesta sul campo e una raccolta online di dati orali, indaga la micro-variazione presente nell’area. György Domokos nel suo lavoro ‘Le varietà linguistiche del Codice Castaldo’ descrive come l’analisi delle varietà linguistiche possa promuovere la ricerca storica. Elisabetta Ježek nel suo lavoro ‘Lexical vs. Compositional Agency. The role of the context in licencing Agency’ approfondisce le nozioni connesse con l’agentività. Marco Mazzoleni nel suo saggio ‘Codifica, inferenze ed aspetti (non?) vero-funzionali nei periodi ipotetici’ affronta nozioni importanti del periodo ipotetico come la bi-condizionalità e la controfattualità. Imre Szilágyi ne ‘La sintassi dell’infinito preceduto da un determinante: presente e (un po’ di) storia,’ analizza la sintassi di questo costrutto all’infinito sia in italiano moderno sia nella lingua fiorentina di circa quattro secoli fa. Il volume si chiude con il contributo di Judit W. Somogyi intitolato ‘Segmentazione testuale in lettere di cancelleria dell’età premoderna,’ in cui l’autrice esamina i parametri di segmentazione del testo riscontrabili nei manoscritti di cancelleria scritti in forma criptata.

Prima degli articoli presentiamo però l’intervento del Maestro del nostro Maestro, Lorenzo Renzi, che ha introdotto anche il convegno del 2024 evocando le tappe più importanti della vita familiare e scientifica del nostro festeggiato.

Imre Szilágyi
György Domokos
Bálint Huszthy